Anche
il 2012 (fonti A.I.N.) si chiude all’insegna dell’incertezza e l’economia del territorio non ha
ancora trovato lo slancio per uscire da questa lunga crisi produttiva e
occupazionale; e si registra nel 2012 un aumento del 31% (sul 2011) del numero
delle persone iscritte alle liste di mobilità. Uno studio della C.G.I.L. rileva
lo sfondamento del milione di ore di cassa integrazione sul territorio
nazionale. Tutto ciò crea incertezza e sfiducia nelle imprese e nelle famiglie
che rimandano le decisioni su investimenti e spese familiari.
Purtroppo
non sono presenti, in tutta la zona Euro, chiari spunti di svolta a questo periodo di recessione presente
ormai da troppi anni.
In
Italia si sta vivendo una profonda contrazione della domanda interna (-4,4% nel
2012 e previsto negativo anche nel 2013 -1.7%; fonte Centro Studi
Confindustria) e della produzione. Quindi i forti cali dei fatturati, la difficoltà sempre più crescenti di
ottenere pagamenti dai clienti, crediti da parte delle banche e le aspettative
negative sono, per gli imprenditori, ragioni di sfiducia.
Anche
i consumi delle famiglie (fonte Centro Studi Confindustria) cedono il 3.2% nel
2012, e nel 2013 si assesteranno a -1.4% per fermarsi (si spera) nel 2014.
Confcommercio
dichiara che siamo tornati indietro di vent’anni. Le scelte operate dal governo
in carica sull’uso del contante e sul controllo puntuale di tutte le spese ed i
movimenti bancari di ogni cittadino ha aiutato a contrarre i consumi. La
tassazione che è aumentata nel solo 2012 al 44,7% (2,2 punti in più del 2011)
ha svuotato maggiormente le tasche degli italiani che fanno sempre più fatica a
raggiungere la fine del mese (fonte Confesercenti).Si prevede che nel 2013 tale
tassazione supererà il 45%.
La
speranza è che l’Eurozona e soprattutto il nostro paese si faccia portatore di
politiche e progetti comunitari orientati allo sviluppo e alla crescita e si
affievolisca quella politica di solo rigore che ha penalizzato soprattutto il
nostro paese.
Dati trasmessi a Ballarò del 5-3-13 Fonti ISTAT - ANSA - CONFESERCENTI
- Pil -2.2 nel 2012 e cala da sei trimestri consecutivi - non accadeva da 20 anni
- Disoccupazione al 11.7% - 3.000.000 di persone - dato peggiore dal 92
- Disoccupazione Giovanile al 38.7%
- nel 2012 hanno chiuso 253 imprese commerciali / Turistiche al giorno. Prev. 2013 281 g.